Reply a Ernesto
dell’11 Marzo 2009
Post: “Diffamazione e degenerazione
illuminista e scienza cristiana”
"Ernesto" <er...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:151Z60Z135Z131Y1236732532X10844@usenet.libero.it...
> E' stato faticoso (scrive Ernesto) per gli umani scrollarsi di dosso le credenze idiote
> sulle
> varie divinità e arrivare a un pensiero razionale.
come faticoso sarà scrollarsi di voi atei illuministi e falsificatori
sistematici
"il successo
dell'Occidente, inclusa la nascita della scienza, si appoggiò interamente
su fondamenta religiose e venne determinato da devoti cristiani".
> La presenza di credenze in tutti i popoli umani, credenze diversissime,
> obbedisce a una conformazione genetica del cevello umano. Probabilmente il
> credere in qualcosa che spiegasse i fulmini, il sole, il mondo dava più
> forza sociale al clan e alla tribù e l'evoluzione ha finito col premiare
> quella mutazione.
minchione falsologo
"il successo
dell'Occidente, inclusa la nascita della scienza, si appoggiò interamente
su fondamenta religiose e venne determinato da devoti cristiani".
> Ora che in parte ci sono riusciti possono guardare avanti certi di
> migliorare: non sono fatti dal capriccio di una divinità, ma si sono
> conquistati quel poco o tanto che sono attraverso lacrime e sangue e
> pensiero.
>
> Questo rende l'Uomo GRANDE.
glande Ernesto glande :-)
>E la setta vaticana che ancora si oppone al
> sapere e alla misercicordia verso i malati fa davvero SCHIFO.
> Avete visto gli insulti contro Obama per la libertà di ricerca sulle
> staminali embrionali?
>
> NOTATE che gli embrioni surgelati americani stavano per essere buttati
> nell'immondizia: ogni anno se ne buttano a migliaia , sono quelli in
> esubero
> a madri che hanno già avuto un figlio e che nessun'altra donna ha
> "adottato". Dopo 5/6 anni di surgelo le cellule embrionali non danno più
> garanzia di essere sane per un impianto.
"il successo
dell'Occidente, inclusa la nascita della scienza, si appoggiò interamente
su fondamenta religiose e venne determinato da devoti cristiani".
>
> Quindi OBAMA ha dato il permesso di usare quelle cellule ancora vive per
> fare avanzare la ricerca e arrivare alla guarigione di centinaia di
> migliaiai di malati gravi.
>
> Questo per la setta vaticana dei folli accumulatori di tesori in nome di
> quel Cristo che aveva ordinato di dare tutto ai poveri piace di più
> l'etica
> di BUSH che ammazzava centinaia di migliaia di PERSONE VERE, di BAMBINI
> VERI, di DONNE VERE!
>
> A tanto può giungere una tragica sete di potere e di stronzaggine.
purtroppo per lei ateo degenere ritardato debbo ribadire il post iniziale da
ICC che avete opportunamente cassato per evitare patenti contraddizioni con le
vostre merdate anticristiane e illuministe
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Post da It.Cultura.Cattolica
Toh, adesso il medioevo è un'età luminosa. Lo dice anche Eco
Autore: Zappa, Gianluca Curatore: Buggio, Nerella
Fonte: CulturaCattolica.it
giovedì 5 marzo 2009
"A chi è venuto nel monastero dalla condizione servile non sia anteposto
chi è nato libero".
E' una delle norme che si trovano nella Regola di San Benedetto.
Siamo nella metà del VI secolo dopo Cristo, in pieno Alto
Medioevo. Nello stendere le regole per quelle particolari "repubbliche"
che erano i suoi monasteri, il grande santo spazzava via ogni differenza
di ceto. Varcata la porta, tutti erano uguali e nessuno poteva essere
"anteposto" ad un altro.
Con più di mille anni di anticipo sull'Illuminismo e la Rivoluzione
Francese (che, evidentemente, non hanno inventato niente).
Quella di San Benedetto fu un'autentica rivoluzione rispetto al mondo
antico, dove la schiavitù e la riduzione degli uomini a cose non era solo
una pratica comune, ma il sistema stesso su cui si fondavano i regni,
le società, le economie.
Basterebbe solo questa citazione per sottolineare come il Medioevo
è stato ben altro da quell'età "buia" che la diffamazione illuminista
ci ha tramandato. Anzi, per certi versi fu un'età molto avanzata,
e certe sue acquisizioni si sono perse in seguito e solo faticosamente
sono state riconquistate.
Fa piacere che anche un autentico guru della cultura laica
come Umberto Eco abbia deciso di rendere il giusto onore
all'età medievale, tanto da giocare il proprio prestigio curando
la redazione di un'opera sul Medioevo pubblicata, udite udite,
dall'Espresso.
E fa molto piacere che sia proprio lui a fare il panegirico di quell'epoca
e che nella sua introduzione elenchi a volo d'uccello una lunga serie
di fondamentali creazioni medievali: i mulini ad acqua e a vento; le abbazie
romaniche e le cattedrali gotiche; le libertà comunali e un concetto
modernissimo di libera partecipazione di tutti i cittadini ai destini
della città; l'università (e qui, da buon laico fazioso, si frega, perché
sostiene che essa "si costituisce al di là del controllo sia dello Stato che
della Chiesa", omettendo che fu il Papato a costituirsi, fin dall'inizio,
come protettore potente dei diritti delle università, nei confronti tanto
del potere secolare quanto di quello vescovile).
Ma non è finita: c'è la nascita della scienza anatomica e della pratica
chirurgica (con Mondino de' Liuzzi, nel 1316); quella della banca, della
lettera di credito, dell'assegno e della cambiale; il camino; la carta che
sostituisce la pergamena; i numeri arabi adottati in quell'eccezionale opera
che è il "Liber Abaci" di Leonardo Fibonacci (sec. XIII); il canto
gregoriano e la prima polifonia e Guido d'Arezzo che dà il nome
alle note musicali; e poi c'è l'uso di tavola e forchetta, i primi orologi;
e gli ospedali e l'assistenza ai pellegrini (comincia il turismo).
E la fondamentale invenzione degli occhiali, che prolungò l'attività
degli uomini di studio ("è come se le energie intellettuali di quei secoli
si fossero di colpo raddoppiate, se non decuplicate").
Potremmo aggiungere l'innovativa tecnica della rotazione biennale e
triennale dello colture, andrebbe sottolineato che non ci sarebbe stato
nessun Umanesimo e Rinascimento se il Medioevo, grazie ai monasteri,
non avesse salvato dalla distruzione l'imponente patrimonio culturale
dell'età classica.
In realtà non si tratta di cose molto nuove. La novità è che le dica con
tale entusiasmo un Umberto Eco e che l'Espresso faccia uscire
una collana sul Medioevo.
Ma se volete delle riflessioni veramente nuove, allora leggetevi il volume
dell'americano Rodney Stark dal titolo "La vittoria della ragione" (Lindau
editrice). Qui troverete le invenzioni e le novità che dobbiamo all'età
medievale, ma anche e soprattutto una verità già annunciata dal sottotitolo
dell'opera, e cioè che fu il Cristianesimo, di cui quell'età era
letteralmente impregnata, a consentire quello straordinario progresso,
quelle libertà, quella ricchezza.
Se ad un certo punto l'Occidente recupera il gap iniziale che aveva nei
confronti di Cina, India e mondo islamico e raggiunge un livello di sviluppo
enormemente superiore, è proprio grazie alla sua religione di riferimento.
In quelle altre società le religioni innalzarono delle vere e proprie
barriere che impedirono lo sviluppo e il progresso, mentre "il successo
dell'Occidente, inclusa la nascita della scienza, si appoggiò interamente
su fondamenta religiose e venne determinato da devoti cristiani".
Fu la "vittoria della ragione", perché il Cristianesimo (checché se ne dica)
non si è mai costruito contro la ragione umana. E Stark cita Tertulliano,
Clemente di Alessandria, Agostino, Tommaso, i filosofi scolastici
che "nutrivano molta più fiducia nella ragione dei filosofi contemporanei".
E' solo in Europa che l'alchimia si evolvette in chimica, che l'astrologia
condusse all'astronomia, che il sapere pratico divenne scienza.
Perché?
Lo spiegò ad Harvard nel 1925 il filosofo e matematico Alfred
North Whitehead:
"Il grande contributo del Medioevo alla formazione del
movimento scientifico fu la fede inespugnabile che c'è
un segreto, e questo segreto può essere svelato".
Dante, nella Divina Commedia, dice che la ragione umana lo può
"giugner". Questa convinzione, proseguiva Whitehead, "non può
provenire che dalla concezione medievale, che insisteva sulla
razionalità di Dio, al quale veniva attribuita l'energia personale
di Yahweh e la razionalità di un filosofo greco".
Aspettarsi che anche Eco lo riconosca è forse chiedergli troppo.
Per ora godiamoci il suo entusiastico elogio del Medioevo.
E' già molto.
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"il successo
dell'Occidente, inclusa la nascita della scienza, si appoggiò interamente
su fondamenta religiose e venne determinato da devoti cristiani".
www.asps.it/ateiscientisti.htm