NOVA ASTRONAUTICA
Indice Generale
~ Volume 26 ~










N.107, Gennaio - Febbraio - Marzo 2006



 

 

Laureti E.:        PROGRAMMI ASPS PER IL 2006  …………………..….1  

 

 

Egregi Aderenti

 

In conseguenza sia dell’Accordo del 21 Luglio 2005 con la Marconi Dynamics

che di eventi sperimentali verificatisi da quella data ,stiamo perseguendo uno sviluppo più avanzato dell’attuale stato della PNN.

 

Vari eventi inerenti puramente a osservazioni di tipo sperimentale mi hanno indotto da circa 6 mesi a ritenere che ……………

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In questa situazione in rapida evoluzione purtroppo Piero Chiavaroli che allo stato iniziale dei lavori doveva darmi un aiuto a livello tecnologico ha deciso di dedicare le sue energie e il suo tempo allo sviluppo dei suoi progetti (la sua email di disimpegno datata 4 Febbraio 2006 è stata allegata al verbale Asps del 14 Marzo 2006).

 

In conseguenza di tale evento è stato comunque reperito un nuovo tecnico il quale mi ha espressamente richiesto il totale anonimato e riservatezza all’esterno dei collaboratori più ristretti.

 

Visto che siamo in tema devo anche rendere pubblico un altro problema allegato al verbale Asps del 14 Marzo 2006 a cura del Consiglio Direttivo dell’Asps.

 

In data 21 Gennaio 2006 , 18 Febbraio 2006  e 25 Marzo 2006 ho ricevuto una serie di telefonate dall’ex-socio Asps ......... ......... (altro tecnico) a cui non ho deliberatamente risposto per una mia totale indisponibilità a rapporti di collaborazione e/o ricerca e/o a discussioni con lo stesso (Innova s.p.a. & Co. inclusa). Rendo noto di aver più volte manifestato con altri soci Asps l’intenzione di chiudere ogni rapporto con ......... attraverso la reciproca restituzione di materiali a ciascuno appartenenti. Questo era già stato comunicato anche  primariamente al ......... in data 22 Luglio 2005 quando  era stato avvisato dell’accordo raggiunto da me e da Ennio Morando con la Marconi Dynamics.

E’ da ribadire che l’Accordo tra Asps e Marconi Dynamics del 21 Luglio 2005 non aveva affatto l’assenso del ......... che anzi ne richedeva l’immediata rescissione.

Debbo anche aggiungere per delineare tutto il quadro della situazione che tra la bozza di accordo per lo sviluppo della PNN presenta da me e quella presentata da ......... , la Marconi Dynamics aveva scelto quella targata Asps.

Allora ,22 Luglio 2005 la richiesta di restituzione da parte di ......... dell’amplificatore SXP2000 di sua proprietà  era stata da me parallelizzata alla restituzione delle carte che ci legavano nel 2002  nello sviluppo della PNN, dato che nella stesse (Art.4 dell’accordo datato 4/4/2002) è esplicitamente riconosciuto che :“In particolare si dichiara che la costituzione del prototipo operativo SC2.12 è, al momento, esclusiva conoscenza di Laureti”. Questo scambio venne allora trovato “velenoso” da ......... che interruppe l’accesa discussione telefonica.

 

In alternativa a quanto sopra , a seguito di una mia telefonata  in data 26 Marzo 2006 avendo ricevuto  recriminazioni rimproveri di tal volume e portata che ero impossibilitato a replicare , faccio presente che se ......... non vorrà accedere alla restituzione della suddetta documentazione  , io cercherò di restituire  comunque a lui l’amplificatore UHF  , sotto la condizione che il ......... mi rilasci un attestato firmato in cui ha semplicemente preso atto di questa mia seguente dichiarazione che pubblicherò entro Marzo 2006 anche nell’URL www.asps.it

 

1) Che il sottoscritto E. Laureti dichiara che dalle date di inizio e fine dei documenti reciprocamente sottoscritti non è più in atto alcuna forma di attività di ricerca e/o collaborazione e/o progetto in comune  tra Laureti e ......... & l’Innova Spa. E che anzi in data 21 Febbraio 2003 era stato da me disdetto con lettera RR l’accordo datato 14 Giugno 2002 (Nova Astronautica n.95 Vol 23 2003 pag.20-21).

 

2) Che Laureti dichiara che qualunque paternità o prorità o esclusività o condivisione sulla PNN potrà essere solo e soltanto determinata da brevettazione e/o pubblicazione della stessa.

 

3) Che Laureti si dichiara estraneo a qualunque tipo di idea e/o concetto e/o affabulazione e/o rinturcinamento teorico sulla PNN  che ha come ideatore esclusivo il ......... .

 

4) Ovvero che deve essere FINALMENTE chiaro da oggi 26 Marzo 2006  che, ai fini della condivisione della paternità della PNN  ,il ......... può provare le sue rivendicazioni sulla PNN non al sottoscritto , ma con brevettazione o pubblicazione dei principi di funzionamento della PNN.

 

5) All’atto della restituzione dell’amplificatore in UHF richiedo di non essere più disturbato telefonicamente o con altri mezzi dal ......... .

 

6) Il sottoscritto richiede inoltre che la procedura di restituzione sia concordata tra le parti con reciproca documentazione del suo accadimento.

 

Infine dichiaro che se il ......... escogiterà di perseguitarmi ancora non rilasciandomi alcuna dichiarazione scritta entro 40 giorni da oggi in cui ribadisco  che intendo azzerare qualunque tipo di presente o futuro rapporto, ovvero se escogiterà di importunarmi, lasciando come motivazione delle sue richieste ,  il suo amplificatore, rendo noto che mi libererò comunque entro 40 giorni  del suo oggetto-alibi.

 

Al di la di queste questioni e controversie che purtroppo mi accompagnano da alcuni anni e di cui spero di potermi liberare definitivamente, ho potuto notare dagli attuali primi test della nuova PNN che …………………….

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Nota dell’11 Aprile 2006





Morando E.: Estrapolazioni ed Implicazioni Pratico Costruttive della PNNE……………………………………..3





Ceccarelli M.: (99942) Aphopis : La Caccia è Aperta…………………..12



                                            

               

                 Il  viaggio  nello  spazio  non  è  un  problema  di  ”quantità  d’ energia”,

                                                                 ma  un  problema  di  “quantità  di  moto”.

                                                                                    

                                                                                     Dr. Franz von Hoefft (1928)

                                                          parafrasato da Robert Esnault-Pelterie (1930)

 

 

   Il  19 Giugno  del  2004,  Fabrizio Bernardi,  Roy Tucker  e  David Tholen,  nel quadro  dell’University  Of  Hawaii  Asteroid  Survey  ( U H A S )  scoprivano  lo asteroide  2004 MN4,  poi denominato  (99942) Apophis.               Il nome deriva dalla  versione greca  di quello egizio,  Apep,  del  demone  serpente  gigante  che imperversava nell’oscurità  e che,  sempre secondo il mito,  attaccava la barca del dio solare prima del sorgere del sole e dopo il suo tramonto, mettendo in pericolo la stabilità del mondo.    Sempre però egli veniva sconfitto, ed il rosso del sangue  sgorgante  dalle  sue  ferite tingeva il cielo dei crepuscoli (Fig.1).       





   (99942) Apophis  è di un oggetto di dimensioni relativamente modeste  (con un diametro  comunque  superiore  ai  420  metri ),  ma  la  cui  traiettoria  orbitale  è risultata tale da condurlo  molto vicino,  (astronomicamente  parlando) alla Terra,  questo per due volte nei prossimi trent’anni.  Questi passaggi, così “interessanti”,  avverranno nel 2029 e nel 2036.

   In prima battuta si era giunti,  in base ai dati  in quel momento in possesso degli  astronomi, ad una valutazione piuttosto elevata del rischio di impatto di  Apophis  con la Terra per il 2029.  Ulteriori dati ed integrazioni avevano infine portato alla conclusione che l’asteroide sarebbe passato in quell’occasione a più di 26.000 km dalla superficie del nostro pianeta.         A questo punto però ci si è resi conto che il passaggio del 2029  avrebbe modificato l’orbita di (99942) Apophis in maniera piuttosto radicale e,  quel ch’è peggio,  largamente imprevedibile.    

   Tra  le  (quasi)  infinite possibilità se ne è venuta a delineare in particolare  una,  senz’altro  inquietante.                    In pratica,  per una  particolare  combinazione (fortunatamente molto improbabile)  dei  parametri di avvicinamento  (soprattutto  la  distanza  geocentrica  minima  e   l’ istante  del  massimo  avvicinamento ),  si determinerebbe  l’immissione  dell’asteroide in un’orbita  non  solo molto diversa  da   quella   precedentemente   percorsa   ( come  avverrebbe  in  ogni  caso )   ma   caratterizzata  dall’essere  in risonanza   con  quella  del  nostro  pianeta  e,  forse,  tale  da  portare  Apophis,   in seguito,  ad  impattare con esso.      Ciò avverrebbe esattamente  sette anni più tardi  (e cioè il 13 Aprile 2036):  dopo  sette  giri  della Terra e dopo sei giri dell’asteroide attorno al Sole,  il  nostro pianeta  ed  Apophis  si troveranno  molto probabilmente di nuovo in  prossimità l’una dell’altro,  ed in quel momento,  se i parametri dello incontro  ravvicinato  del  2029  saranno stati purtroppo quelli  “giusti”,  l’impatto avverrà.    

   Per escludere che i parametri dell’evento del 2029 costituiscano la base per una catastrofe nel 2036, sarà probabilmente necessario attendere fino al 2013 ed oltre,  perché   ogni   tipo  errore   che  affligge   le  misurazioni  che  nello  specifico  ci interessano si riduce solo con  osservazioni prolungate,  e dall’Aprile 2007  fino a  Gennaio 2013  la geometria delle reciproche posizioni di Terra,   Sole  e  (99942) Apophis   renderà  impossibili osservazioni del pianetino  dalla  Terra  e dalle sue immediata vicinanze  (vedi HST).    

   Se le osservazioni del prossimo decennio dovessero poi confermare il rischio di impatto, magari aumentandone significativamente il grado di certezza,  ci sarebbe  da  stare  poco allegri,  a nostro modo di vedere,  specialmente  alla luce di alcune delle ultime invenzioni partorite dalle menti di alcuni  ricercatori che si occupano del  problema  per  agenzie  istituzionalmente  preposte  alla  sua  (eventuale…..) soluzione. 

   A titolo di esempio, prendiamo in esame quanto proposto da due ricercatori  del  NASA  Johnson  Space  Center,  Edward Lu  e  Stanley Love, che si sono lanciati nel tentativo di sviluppare  un approccio relativamente innovativo al  problema di modificare  la  traiettoria di asteroidi  realmente  o  presumibilmente  a rischio  di impatto con  il  nostro  pianeta.       

    L’idea di  Lu  e  Love  si  basa  sull’impiego  del (tenue) legame gravitazionale che  si  instaurerebbe  tra  l’asteroide ed  una nave spaziale inserita in una sorta di traiettoria pseudorbitale attorno ad esso.            Applicando una spinta costante la nave  si manterrebbe sempre  alla stessa distanza dell’asteroide, “tirandosi dietro” l’asteroide  ad  essa  legato  dalla  gravità.                        I  due  ricercatori  hanno  modellizzato  l’idea  considerando  un  asteroide  del  diametro  di 200 metri,  che  verrebbe  allontanato  dalla  sua  orbita  intersecante  quella terrestre in  “appena” venti anni di funzionamento dei motori della nave  (necessariamente almeno due,  come vedremo  tra  poco).   Motori a propulsione elettronucleare, che dovrebbero impiegare una massa di reazione pari a circa 400 kg,  costituita  probabilmente da un gas nobile mantenuto liquido a bassa temperatura.              E’ lecito presumere che  tali  propulsori  saranno  verosimilmente  quelli  allo  studio  nel  programma Prometheus della NASA.

   A questo punto,  ci sia consentito far rilevare che,  continuando  una  tradizione ormai consolidata  (e più volte riconosciuta dall’estensore del presente articolo in altri numeri di  NOVA ASTRONAUTICA),  ancora una volta i  “creativi” di  una  agenzia  spaziale  occidentale  si  sono  in  qualche modo ispirati  ad  una  idea  di  Arthur C. Clarke,  per un loro progetto.                      Nel romanzo di fantascienza  Preludio  allo  Spazio  (I Romanzi di Urania n°19 – 1953,  rieditato  negli  Oscar  Fantascienza  Mondatori  nel Luglio 1978,   [n° 881 della classificazione generale degli Oscar] ) infatti, lo scrittore britannico chiama Prometeo “la prima di tutte le navi spaziali”e, guarda caso, il primo stadio della nave (Beta) è uno “statoreattore atomico” ipersonico  traente la sua energia dalla fissione del plutonio.

   Tornando al programma Prometheus del mondo reale,  è importante far rilevare come il lancio del primo prototipo sia previsto per il 2011.    Questo  malgrado  la NASA si sia sobbarcata un carico finanziario veramente oneroso per sostenere gli sforzi della ricerca condotta dalle ditte coinvolte nel programma.

   Come  dicevamo,  per  quello  che si può dedurre dal  progetto di massima della nave da condurre e stabilizzare in prossimità dell’asteroide,  essa dovrebbe essere dotata  di  due  motori  a  ioni,  piazzati  nella  struttura  del  veicolo spaziale  alla estremità che rimarrà distale rispetto all’asteroide.

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CRONACHE SOCIALI.......................................................……………..14



Caneo D.: Via Panisperna a Santa Palomba………………………………24





PRAEPETIBUS PINNIS…………………………………………………25












N.108, Aprile - Maggio - Giugno 2006



Problemi Mai Risolti Dagli Interpreti delle Equazioni di Maxwell, ovvero le Equazioni di Maxwell non Integrano Completamente la Fisica di Faraday o Viceversa…. oppure Manca Qualcosa…….……….1

Bartocci U.: Su una Possibile Falsificazione Sperimentale della teoria della relativita’ ristretta…...........…………………..…9

Ceccarelli M.: Dieci Pianeti, e Quanti Se No ?..........................................13

Laureti E.: Sulle Attivita’ Sperimentali e sul Completamento delle Equazioni di Maxwell…………………..………….….25

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In ultimo rendo nota ora pubblicamente una procedura insolita (e forse unica) per misurare la corrente amperiana ,ovvero l’effetto pelle , in un braccio di una antenna (un dipolo a mezz’onda tanto per dire il più facile) dato che:
1) non può mettere un amperometro in radiofrequenza VHF o UHF in un braccio di un dipolo perchè altrimenti il dipolo verrebbe enormemente ingombrato e non sarebbe più lo stesso
2) non si può dedurre la corrente amperiana dalla sola misura del solo campo magnetico dato che il campo magnetico è la somma di due pezzi :il campo magnetico della corrente amperiana e e quello della sedicente corrente di spostamento
3) se ci si avvicina troppo al dipolo con qualche strumento per la misura del campo e.m. si entra nella complessità della zona near del dipolo e/o se ne alterano irrimediabilmente i lobi di irraggiamento 
Nella seguente schematica figura viene mostrato come fare questa essenziale misura.



Si tratta in pratica l’antenna come se fosse un termometro ovvero come una asticciola metallica che si dilata allungandosi per l’effetto termico della corrente che in essa scorre.
Limitiamo per semplicità l’analisi solo ad un braccio di un dipolo. Il dipolo viene posizionato verticalmente e un suo braccio viene posto in trazione, attraverso un filo di canapa, con un opportuno peso. Quando scorre la corrente amperiana lo riscalda e quindi il braccio si allunga e modifica l’angolo di uno specchietto che si appoggia al peso che tiene in trazione il braccio del dipolo. Un raggio laser sullo specchietto amplifica poi di molto l’oscillazione dello specchietto. Per tarare il sistema, cioè per sapere quanta corrente amperiana efficace in esso scorre in riferimento allungamento basta ripetere le stesse misure facendo scorrere normale corrente continua nel braccio del dipolo, ovvero in sequenza:
-collegare l’alimentazione al feedpoint del braccio in questione del dipolo un ingresso di un normale alimentatore in cc
-appoggiare un contatto strisciante nel punto B e collegarlo all’altro ingresso dell’alimentatore in cc
-tarare lo spostamento del raggio laser in base alla corrente continua che scorre nel braccio del dipolo.




N.109, Luglio – Agosto - Settembre 2006



Ceccarelli M.: L’Altra Verita’……...………………………..…....……….1

Il Dietrofront di Antony Flew Scuote il Conformismo Ateo……………..6

Laureti E.: …. ….non attacca con chi sa la fisica…..

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La discussione sulla procedura di misura , dopo la pubblicazione nel Settembre 2006 della stessa in usenet, e’ proseguita nel thread : “In omaggio a chi la fisica la sa ma probabilmente non la fa …”, e pur in assenza di E.Fabri ha ricevuto almeno due commenti sostanziali …..
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e in un altro thread da ignoto presunto italo-francese con nickname "***" scambiato comicamente inizialmente dagli anti asps per me stesso ……… [sue parole: ….Prego: non sono il dottor Laureti che per altro stimo come emerito cialtrone noto, mi dicono pure nelle bettole universitarie di Grenoble per certe sue cavolate ma simpaticissimo perche’ e’ riuscito a mettere nel sacco quel mateficiente gran normale (si riferisce a E.Fabri ndr) con la gambula pendente e un sacco di creduloni al pari vostro. Peggio ancora per il Fabri che non e’ riuscito nemmeno a spiegare come si misura la corrente in un dipolo aperto senza perturbare il lobo d'irradiazione e disadattare l'impedenza della feed line….]

[ sue parole ancora rivolte a E.Laureti : Guardi che io non contesto il suo metodo d'indagine per altro di una semplicita’ disarmante ……. ……..poi mi dica lei quale idea se ne possono fare della PNN i giovani ricercatori in Francia quando ci scherzano senza avere compreso il nocciolo, legga l'esito con Google: http://tinyurl.com/hju7u
se ha links migliori, noi leggiamo ben volentieri…….]



Ceccarelli M.: Non Notte, ma Nominata d’Estate Nivea Guardiana dell’Avversario della Principessa delle Nevi…...…..……………..…....………18

Sgarlata C.: Un’Idea sull’Induzione Unipolare……….………...………..21

CRONACHE SOCIALI….………………………………………………28

In data 10 Settembre 2006 …………………..della Marconi Dynamics, Ennio Morando , Paolo Morando ed Emidio Laureti dell’Asps si sono riuniti presso il Dipartimento RA-1 dell’Asps ai fini di un aggiornamento sullo stato delle attivita’ sperimentali relative alla PNN. La riunione e’ proseguita in data 14 Settembre 2006 presso la sede della Marconi Dynamics. Erano presenti : …………….. ……………………………………… della Marconi Dynamics, Massimo Ceccarelli Ennio Morando ed Emidio Laureti dell’Asps. A ……………………. e’ stato consegnato da E. Laureti il “Resoconto del 6 Settembre 2006” allegato al Verbale dell’Asps.









Asps Calmagorod quota 1450 , 29 Novembre 2006






N.110, Ottobre - Novembre - Dicembre 2006




Laureti E.: Notizie PNN e la “finta” svolta di S.Hawking………………...1

Ceccarelli M.: Niente di Nuovo………………………………………..….5



Asps Calmagorod 29 Novembre 2006



Neutroni dagli Ultrasuoni………………………………………………...10

Chiavaroli P.: Esperimento per la Verifica della Legge di Faraday-Neumann sull’Induzione…….………….……….12

Bellizzomi V.: Pista Magnetica in Configurazione a Rotaia……………..20

Asps Calmagorod 29 Novembre 2006



Bartocci U.: Su una Possibile Falsificazione Sperimentale della Teoria della Relativita’ Ristretta (Parte II)……….………….22



Asps Calmagorod 29 Novembre 2006



Sgarlata C.: Curiosita’……………………………………………………..30








Dal 27 Marzo 2006







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