VIOLAZIONE DEL PRINCIPIO DI AZIONE E REAZIONE PER UNA  BASE PERMANENTE SULLA LUNA

 

OVVERO IL KNOW-HOW della PROPULSIONE NON NEWTONIANA  (PNN) DOPO IL DEPOSITO DEL BREVETTO DEL PROTOTIPO F432  NELL’OTTOBRE 2020

 

Di EMIDIO LAURETI 


 

F432 il prototipo PNN con involucro aperto





Introduzione


Da più di 50 anni (Tempi del progetto Apollo 11 con sbarco sulla Luna nel Luglio 1969) assistiamo ancora al  proposito  irrealizzato di stabilire un avamposto permanente umano sulla Luna. L’impossibilità fisica di mantenere purtroppo  una base permanente sulla Luna è  semplicemente dovuta al fatto che un razzo deve portare con se la massa da espellere per andare e tornare dalla Luna. In sintesi l’Apollo 11 è tornato (in ammaraggio) con meno dl 99% della massa di partenza. Per fare un esempio pratico è come se si fa un viaggio in auto e si ritorna a casa con il solo sterzo. Peggio per portare e mantenere in vita umani sulla  Luna occorrono come minimo centinaia di tonnellate di materiali  tra cui il cibo e acqua per lunga durata . Cosa che la missilistica non riesce ancora a fare  data la massa enorme che dove trasportare.

Semplicemente dovremmo usare un sistema di propulsione diverso da un razzo ovvero PNN (Propulsione Non Newtoniana)  cioè fare un sistema di propulsione senza espulsione di massa di reazione. 

In pratica quello che molti chiamano reactionless drive o propellantless propulsion.

Ma questo viola il principio di azione e reazione di Newton ed è considerato ufficialmente tuttora impossibile anche se viene considerato non del tutto illogico a livello elettrodinamico www.asps.it/pnndatabase.htm   . E questo anche perchè l’elettrodinamica non era conosciuta ai tempi di Newton.

Ora noi dell’ASPS (Associazione Sviluppo Propulsione Spaziale) www.asps.it pensiamo di aver risolto questo problema con la PNN (Propulsione Non Newtoniana)  o meglio di averne impostato le basi per un successivo più ampio e profondo sviluppo.

I dettagli essenziali teorici e sperimentali della PNN Sperimentale (disvelata dopo oltre  20 anni di sperimentazione secretata)  saranno dati in questo comunicato rimandando alle url www.asps.it e

https://neolegesmotus.com/2020/11/02/field-self-interaction-electromagnetic-thruster/

( In quest’ultima url sono presenti vari video più recenti) per più ampi dettagli.

 

Saranno date SOPRATTUTTO informazioni  su come ripetere esperimenti di base della PNN se si dispone di un laboratorio di elettrodinamica  con amplificatori di potenza di almeno 500 watt , i relativi accessori e  un altra dote essenziale : molta pazienza .

Solo riproducendo i test di base della PNN ciò che è incredibile sarà credibile


PROPULSORE ELETTROMAGNETICO AD AUTOINTERAZIONE DI CAMPO

Riassunto :

Si descrive un sistema di propulsione che con correnti variabili e attraverso l’interazione elettromagnetica reciproca di alcune sue parti su altre sue parti produce risultante di spinta in una stessa direzione e verso senza espulsione di massa di reazione.

Sia dato un dipolo a V, alimentato attraverso un cavo coassiale CX con il feedpoint al centro dei due bracci A e B come in fig.1 . E’ superfluo aggiungere che in un dipolo a  mezz’onda la corrente oscilla in modo sinusoidale ovvero avanti e indietro nei due bracci.



Data una frequenza di alimentazione la lunghezza dei bracci dovrà essere tale che variando la lunghezza degli stessi si trovi una opportuna frequenza di risonanza. L’angolo 2 alfa è l’angolo al vertice del dipolo dove alfa + alfa sono gli angoli formati dalla bisettrice all’angolo al vertice del dipolo a V. L’angolo al vertice teoricamente può essere di qualunque ampiezza tra 0 gradi e 180 gradi. La scelta dell’angolo sarà determinata dall’efficienza dell’interazione reciproca tra i due bracci.
Chiameremo pertanto i bracci del dipolo il braccio A e il braccio B Ma comunque la cosa essenziale è che i due bracci emettendo onde elettromagnetiche possano interagire fra di loro con il campo magnetico emesso in questo senso : l’onda e.m. emessa del braccio A investe il braccio B e l’onda e.m. emessa dal braccio B investe il braccio A determinando ,con la corrente nei bracci come in fig.2 e fig.3 delle forze di Lorentz , ovvero una auto interazione tra i 2 circuiti aperti A e B .



Il campo magnetico della corrente ia variabile circolante nel braccio A determinerà un campo magnetico Ba incidente normalmente sul braccio lungo lb e quindi una forza di Lorentz di tipo Fb = ib lb Ba normale al braccio B dove scorre corrente ib . Il vettore di tale forza Fb giace nel piano determinato dai due bracci del dipolo a V. Identicamente il campo magnetico Bb della corrente variabile ib circolante nel braccio lungo lb determinerà un campo magnetico incidente normalmente sul braccio la dove scorre corrente ia e quindi una forza di Lorentz di tipo Fa = ia la Bb normale al braccio A. Il vettore di tale forza giace nel piano determinato dai due bracci del dipolo a V. I due campi magnetici incidenti sui bracci sono normali al piano determinato dai bracci.

Entrambe le forze in ogni mezzo ciclo della corrente oscillante,e in tutti quelli in sequenza, saranno sempre fra loro repulsive ovvero tendenti a far aumentare l’angolo al vertice del dipolo a V e dirette verso l’esterno dei bracci e normalmente ai bracci. Posto che in modulo Fa e Fb siano uguali a F la forza risultante Fr sarà 2Fsen(alfa) e sarà diretta nella direzione della bisettrice nel verso che va dall’angolo       2alfa verso l’angolo esterno dove l’angolo è maggiore di 180 gradi. In tutti i cicli di oscillazione della corrente nel dipolo Fr = 2Fsen(alfa)

Fr è dunque il vettore forza risultante di due vettori Fa e Fb agente lungo la direzione della bisettrice con verso dall’angolo interno a quello esterno del dipolo a V come indicato nel fig.2 e fig.3

Ogni braccio del sistema a V è fatto con conduttori composti di molti fili sottili smaltati e serrati in parallelo tipo Litz Wire LW al fine dell’abbassamento dell’impedenza. Sempre al fine dell’abbassamento dell’impedenza vengono posizionate lungo ciascun braccio delle ferriti.
Le ferriti hanno anche il compito di cambiare la permeabilità magnetica della zona di interazione in modo da intensificare i campi magnetici e quindi le forze di tipo magnetico sui bracci e avere una risultante con spinta maggiore.
Soprattutto al vertice della V in cui i due conduttori si divaricano e sono più vicini deve essere massimizzata corrente e permeabilità magnetica delle ferriti.

 

Il Prototipo PNN  F432 con rivestimento e operante a 432 Mhz

 

Il sistema propulsivo risulterà quindi più efficiente se viene abbassata l’impedenza onde avere più corrente nei due bracci e campi magnetici più potenti. Debbono essere usate quindi ferriti idonee per avere quello che serve.

L’interno del prototipo F432 con ferriti e Litz Wire come bracci

 





In figura 4 viene data descrizione di un propulsore a V con angolo di 28,38 gradi tra i bracci, con ferriti allocate sui bracci e con bracci lunghi 155 mm e formati da Litz Wire e frequenza operativa intorno ai 432 Mhz .

 

In fig.4 sono descritte le ferriti e il modo in cui vengono montate sui bracci.




TEST DI MISURA DELLA SPINTA

Al fine di valutare la forza che si esercita su ciascun braccio il sistema viene dislocato come in figura 5.
Ovvero all’uscita del cavo coassiale CX al braccio la viene appeso una lunga astina di materiale non conduttivo che si posiziona verticalmente nella stessa direzione della forza di gravità e può oscillare data la flessibilità dei Litz Wire mentre l’altro braccio lb viene tenuto bloccato con le staffe ST fino a formare un angolo 2alfa con il precedente braccio. Naturalmente il tutto va tarato bene e va anche rammentata la seguente distinzione fondamentale : misurare una forza in regime newtoniano non è la stessa cosa di misurarla in regime NON newtoniano.









L’angolo scelto tra i bracci in genere è fra i 20 gradi e 40 a gradi anche se teoricamente potrebbe essere compreso tra 0 gradi e 180 gradi.
Le ferriti (non disegnate in fig.5) sui bracci vengono dislocate in modo da non intralciare il movimento del braccio mobile verticale allungato con l’astina non conduttiva e con all’estremo un indice. L’indice è illuminato nella parte bassa dell’astina da un raggio laser che allargato da una lente darà in base allo spostamento dell’indice una quantificazione dell’intensità della forza F in base alle leggi del pendolo. L’astina è lunga circa 1 metro. Il movimento del braccio mobile verticale attaccato all’astina sarà sempre tendente ad aumentare l’angolo 2alfa tra i due bracci.



PRIME CONSIDERAZIONI FINALI


Una riflessione che per me è più ironica che seria.


Per anni la comunità scientifica è stata in preda (e forse lo è tuttora) a discussioni circa il funzionamento o meno di un dispositivo reactionless :l’emdrive (una cosa un po comica perché era l’equivalente della costruzione/osservazione di un motore a scoppio ignorandone i principi di funzionamento). Ora alla luce della pnn la sua eventuale spinta è a mio parere del tutto casuale perchè basta vedere il dato caotico e dei campi magnetici su quella che viene chiamata “tazza”. Ora dove c’è campo magnetico locale c’è corrente e c’è pure ,guarda caso, correnti locali aperte su superfici chiuse (nel dettaglio ci sono molti parti di caotici circuiti aperti) specialmente sulle angolature ( spigoli acuti o ottusi o retti) delle estremità del tronco di cono della tazza.

Che voglio dire ? che se c’era spinta era sempre determinata tra INTERAZIONI fra correnti da circuito aperto e interazione basata su forza di Lorentz o meglio risultanti di vettori forza a numero ignoto di potenziali circuiti.

Come ho detto molte volte , dal mio punto di vista (di cui non ho mai dato i dettagli suddetti) l’emdrive assomigliava una inefficiente ,caotica ,casuale PNN con le ruote quadrate :)


[EL1] In base a quanto descritto sopra circa il know-how della PNN di cui è stato depositato brevetto sono stati elaborati nel corso di 20 anni diversi tipi di propulsori PNN (in totale almeno 11 )….
L’ultimo denominato PNN di CLASSE SUBITAM in teoria potrebbe decollare da terra se avesse pure insieme ad altri costosi e ESSENZIALI dettagli, come alimentatore primario per l’energia elettrica un reattore nucleare.

La “Subitam” ovvero la PNN SUPERPOTENZIATA DI F432 potrebbe colonizzare A FINI INDUSTRIALI la Luna e Marte se si rinunciasse a perdere tempo e denaro con gli artritici missili simili a supposte ciclopiche perdenti massa di reazione in modo inevitabilmente catastrofico durante il viaggio .

Secondo la nostra valutazione si colonizza lo spazio solo superando la meccanica newtoniana con navi spaziali più veloci , che cambiano tutti e 3 i principi di Newton ………
perché ovviamente cambiando il principio di azione e reazione cambiano anche gli altri 2 principi di Newton  (ma questo è un altro discorso).

Solo con sistemi di propulsione reactionless potenziati si può costruire una nave spaziale NON PERDENTE MASSA .






 

Note Aggiuntive:


-  Un Road Show del know-how della PNN di F432si è svolto a Roma il 31 Ottobre 2020  . E’  in parte visibile su Facebook nella sezione ricerca digitando :  PNN   Propulsione Non Newtoniana

 

-         Una sintesi del Road Show del 31 Ottobre 2020 in inglese con un filmato esplicativo del principio di funzionamento della PNN  e altri video

 

 

 

 

 

 

 

https://neolegesmotus.com/2020/11/02/field-self-interaction-electromagnetic-thruster/

 


-Maggiori informazioni nell’Url dell’ Associazione Sviluppo Propulsione Spaziale  (ASPS)

http://www.asps.it 

e di altre url collegate alla stessa

 

 







 


 [EL1]